FANTA SAN FILIPPO

TRESSETTE CH'LU MUORT, ...erano saggi i nostri avi...

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GipsyBlues
view post Posted on 7/5/2014, 19:32




Mai come oggi mi son tornati alla mente quei baffoni biondi e gli occhi chiari e sicuri che tracimavano una vita vissuta nell'oblio della fame,prigioniero in Grecia per una Guerra che neanche aveva motivo di esistere ma che senza di essa non sarebbero esistiti i suoi sontuosi racconti che mi facevano sentire ancor pių vivo nei miei cinque, sei o sette anni. Ricordo che mi chiamava "Stagnė"ma non chiesi mai un perchč...d'altronde se Lui decise di chiamarmi cosė a me stava pių che bene e di certo non andavo a rimuginare sul perchč. Andavo con la sua Apetta di un celeste triste, slavato ed in certi (tanti) punti arruginito, mi faceva salire "llā rrčte" laddove andavano le balle di fieno durante la sua giornata contadina, ma dove potevo anche sentire pių forte il motore di quella che era la mia "Lamborghini" guardandomi fiero in giro prima a destra poi a sinistra, quasi incredulo a volte anche davanti scorgendo da un piccolo vetro la sua nuca coperta a malapena da un cappello tra il verde e il marrone di un tessuto simile al feltro.
Mi portava con lui da "Carletto", all'osteria di Lisciano dove ad ogni occasione dispensava lezioni di vita e non voleva mai che mi annoiassi tra Cremini Algida che succhiavo anche lo stecco legnoso e due fette di pane riempiti di una mortadella che trasudava grasso, ma che buona quanto quella ancora la vado cercando.....Mi teneva sulle sue gambe Nonno NNannė quando arrivarono le prme memorie fotografiche degli Otto di Coppe e Cavallo di Bastoni, quando iniziai a capire che l'Asso non č sempre la carta che vale di pių perchč a Tressette č il Tre e non l'Asso....tantomeno il sette. Non beveva Birra ma vino. Vino reso buono dalle braccia dell'Oste o chi per lui, sul torchio che ridava tanto "succo" quanta forza imprimevi su di esso. Ero sulle sue gambe anche quel giorno in cui non vi era un quarto per il Tressette ma ricordo che all'Osteria c'era comunque tanta gente. Mi fece scendere e mi disse: <<stagnė mittete llā e tira lė carte che te diche io. Fai il Morto>>
Fu pių di una "Convocazione in Nazionale" quel giorno per me....non ricordo se NNannė vinse quella partita o la perse....Ricordo perō cosa mi disse dopo facendomi bere un Bitter (credo neanche di marca)....<<m'bara a nen arepregā mai nesciuna pč jecā a carte....perchč Lu puoste de lų repregate č quille pių fertenate!>>
QUESTA VITTORIA, NONNO NNANNI' LA DEDICO A TE. NON DOVEVO E NON VOLEVO PARTECIPARE, MI HANNO CONVINTO ED HANNO AVUTO RAGIONE!!! Megghie de nų TRESSETTE CH'LU MUORT!!!!
 
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JayJayOkocha
view post Posted on 9/5/2014, 09:07




Vampuō a fancule tu e nonnete ;)
 
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1 replies since 7/5/2014, 19:32   48 views
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